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Immagine del redattoreDott. Davide Bregoli

Ecco tutta la verità sull'ansia

Aggiornamento: 5 lug 2020

Vi è mai successo di sperimentare, almeno una volta nella vita, sensazioni di ansia e paura, associate talvolta alla convinzione di morire, impazzire, perdere il controllo, svenire, anche in situazioni quotidiane? Anche quando tutto sembra andare per il verso giusto, può improvvisamente capitare di provare una profonda e inaspettata angoscia annullando tutti gli aspetti positivi della nostra vita.


Tuttavia bisogna distinguere l’ansia dalla paura perchè non sono la stessa cosa. Facciamo un esempio pratico per capire meglio la differenza: una persona ha molto timore dei piccioni ed ogni volta che esce di casa si sentirà nervosa, apprensiva o agitata al solo pensiero di poter incontrare per strada un piccione, pensando “Sicuramente incontrerò un piccione!” oppure “E se un piccione mi si dovesse appoggiare in testa?”. Ecco questa è l’ansia. Al contrario, se una persona vede un piccione che gli sta volando incontro verso la faccia, percependo un imminente pericolo, il soggetto sta provando paura.



I sintomi dell'ansia


I sintomi dell'ansia vengono riuniti in tre tipologie di forme di tipo fisiologico:


  • aumento del battito cardiaco (sudorazione, tremolio, tachicardia e vertigini/capogiri);


  • aumento della concentrazione per affrontare la minaccia;


  • attuazione dei meccanismi di attacco – fuga.


Quando l'ansia diventa un problema?


L’ansia, stato d'animo che qualsiasi essere umano prova, diventa anormale quando un soggetto presenta una o più delle seguenti caratteristiche:


  • pensieri disfunzionali: la paura e l’ansia eccessiva derivano da un’erronea valutazione del pericolo a causa di pensieri esagerati sulla minaccia percepita, provocando ansia e paura;


  • funzionamento della persona compromesso: questo capita quando ansia e paura interferiscono con la qualità di vita dell’individuo;


  • persistenza continua della minaccia del pericolo: la persistenza dell’ansia porta il soggetto a pensare al futuro in modo catastrofico e fa si che l’individuo sia sempre in attesa che avvenga la temuta tragedia;


  • falsi allarmi: le persone possono provare una marcata paura o ansia eccessiva in assenza di stimoli pericolosi oppure in presenza di una minaccia minima;


  • ipersensibilità agli stimoli: nelle persone ansiose la risposta spropositata alle situazioni abbiano un range di stimoli più vasto.


Come si può combattere l'ansia?


Alcune volte, nel trattamento dell’ansia, alcuni professionisti decidono di utilizzare la farmacologia (antidepressivi e/o benzodiazepine).


Tuttavia, molte ricerche scientifiche hanno dimostrato che la Psicoterapia Cognitivo – Comportale è risultata molto efficace. Tale modello psicoterapico sostiene che non sono gli eventi a provocare ciò che si prova, ma bensì la modalità con cui gestiamo tali eventi, attraverso i nostri pensieri (Beck, 2013). Pertanto, grazie alla Psicoterapia Cognitivo – Comportamentale, la persona apprenderà due tipologie di abilità:


  • attraverso specifiche tecniche si imparerà a correggere le proprie interpretazioni errate di pericolo e minaccia;


  • si individueranno le proprie risorse personali per impiegare efficacemente le tecniche apprese.



Bibliografia


  • Ajelli C. & Nuzzo C., "Ansia", https://www.stateofmind.it/tag/ansia/, consultato in data 03/04/2020


  • Montano A. & Borzì R., "L'ansia e Disturbo da Attacchi di Panico", Istituto A. T. Beck.


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