top of page
  • Immagine del redattoreDott. Davide Bregoli

La Psicologia dello Sport: Che cos'è?

Aggiornamento: 1 lug 2020

La Psicologia dello Sport è una disciplina psicologia nata nel 1913, anno in cui si fece il suo primo convegno internazionale. Essa ha come oggetto di studio la prestazione atletica, e, più precisamente, il miglioramento della performance. Ormai, di fronte alla preparazione fisica ormai omologata, sono presenti in ogni preparazione atletica delle variabili quali emozioni e livello motivazionale che determina il rendimento dell’atleta, e, conseguentemente il risultato della gara. Inoltre, la Psicologia dello Sport promuove l’attività fisica come strumento per raggiungere buoni livelli di benessere psico-fisico e costituisce una valida azione preventiva nei confronti di numerose patologie.


Tuttavia, lo psicologo ha il compito di vigilare affinché l’atleta non si faccia travolgere dalle contesti e/o situazioni che trasformano la pratica sportiva in occasioni di malessere e di disagio. L’esasperazione della pratica sportiva, l’aumento dell’impegno agonistico in modo inadeguato, l’adesione a modelli di comportamento scorretti, fare uso di sostanze dopanti, le distorsioni nelle relazioni tra l’atleta, i genitori, i suoi tecnici, i dirigenti o tra i pari, possono influiscono negativamente sulla qualità della performance.


Gli interventi effettuati dallo psicologo dello sport possono essere rivolti al singolo atleta, ma anche alla squadra di cui ne fa parte, ai tecnici, alla famiglia (nel caso di minori) e all’organizzazione. 


L’importanza della preparazione mentale dell'atleta


Ad oggi si è sempre più rafforzata la necessità di costruire programmi sempre più specifici per la preparazione psicologica degli atleti e delle squadre ad alto livello. Questo perché a differenza di ciò che si può pensare, lo sport non è solo fisico, ma anche tanta testa.


Lo psicologo dello sport fornisce all’atleta strumenti che gli permettono di migliorare la propria prestazione, affiancato ovviamente dall’allenamento fisico e dal perfezionamento del gesto atletico grazie all’utilizzo di tecniche psicologica per ottenere una migliore gestione delle energie e dell’emotività in una situazione di allenamento e di competizione sportiva.


Questa metodologia d’intervento avviene attraverso l’analisi degli aspetti di personalità, di allenamento mentale, della conoscenza i pensieri e di emozioni che caratterizzano l’atleta, i quali potrebbero dimostrarsi di ostacolo nell’attività agonistica.


Per esempio, molti studi di letteratura hanno dimostrano come l’ansia eccessiva può essere nemica della prestazione sportiva agonistica e, di conseguenza, influenzarne negativamente i risultati.


A questo proposito è stato ampiamente dimostrato in letteratura che le tecniche utilizzate dalla psicologia dello sport permettono all’atleta di riconoscere le proprie modalità di pensiero disfunzionali abituali e le emozioni ad esse collegate, imparando a riconoscerle, a modificarle e a gestirle.


Come uno psicologo dello sport può aiutare un atleta?


A livello individuale, lo psicologo proporrà degli incontri all’atleta che ne farà richiesta, di numero variabile in base alle esigenze del singolo caso, con le seguenti finalità:


  • Esame e ottimizzazione delle risorse personali;


  • Psico - educazione emotiva (ovvero insegnare all’atleta a riconoscere le emozioni provate durante la sua prestazione sportiva);


  • Insegnamento e pratica di tecniche di gestione delle emozioni che influiscono negativamente con la sua performance e tecniche di rilassamento;


  • Insegnamento e pratica di tecniche di training mentale;


  • Psico-educazione per allenatori, ed eventualmente genitori in caso di minore, dell’atleta.


Bibliografia



  • Cei A. (1998). “Psicologia dello Sport”. Edizioni Il Mulino.


  • Materangelis (2011). “Lezioni di psicologia dello sport”. Edizioni Kappa.


  • Antonelli & Salvini (1978). “Psicologia dello Sport”. Lombardo Editore-Roma.





4 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page